Milano, Angela a 17 anni in transizione di genere: "Al liceo ora uso il nome che sento mio"

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Giancarlo Favero
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Milano, Angela a 17 anni in transizione di genere: "Al liceo ora uso il nome che sento mio"

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La problematica dell'identità di genere è sempre più sentita, anche in ambito scolastico.
A tal proposito segnalo l'iniziativa carriera Alias, che consente agli studenti e alle studentesse che hanno iniziato il percorso della transizione di genere di essere indicati/e anche sul registro elettronico con il nome e il sesso in cui si riconoscono.

Di seguito riporto l'articolo, tratto da Repubblica.it

Milano, Angela a 17 anni in transizione di genere: "Al liceo ora uso il nome che sento mio"


Vive a Milano e da un anno e mezzo, ha intrapreso la transizione ormonale per diventare a tutti gli effetti una donna. Angela è una studentessa del liceo artistico di Brera, che da poco ha adottato un provvedimento che consente agli studenti e alle studentesse che hanno iniziato il percorso della transizione di genere di adottare la carriera Alias, cioè di essere indicati/e anche sul registro elettronico con il nome e il sesso in cui si riconoscono. "Ho intrapreso il percorso psicologico all’inizio del liceo - racconta Angela - ma per tanto tempo non ho avuto il coraggio di ammettere neanche con me stessa di non sentirmi a mio agio nel mio corpo". Un percorso, il suo, che parte da lontano: "Mi sono avvicinata per la prima volta al mondo della diversità all’età di dieci anni, quando abitavo in Belgio, ma ho preso realmente coscienza di quello che sentivo e di quello che sono durante il lockdown. Ho scritto una lettera ai miei genitori per spiegarlo, hanno compreso subito e mi hanno appoggiata".
Grazie ad una delibera del Consiglio di istituto del Liceo artistico milanese, la statale di Brera, Angela ha ottenuto la possibilità, come altri studenti e studentesse, di essere registrata con quella che si chiama "carriera Alias" che le permette di poter esser identificata con il nome che lei ha scelto anche se i documenti riflettono ancora i dati anagrafici. "Sto per raggiungere l’anno di terapia ormonale, dopodiché potrò intraprendere il percorso giuridico. Non so neanche immaginare cosa proverò quando otterrò il documento con sopra il nome che realmente sento mio”.

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